martedì 14 febbraio 2012

Zayar Thaw, il cantante hip hop che canta la voglia di democrazia della Birmania

Si chiama Zayar Thaw ed è un cantante hip hop birmano. La sua è una storia un po' particolare. Nato nel 1981, a soli 19 anni fa uscire, insieme alla sua band Acid, il suo primo album, Beginning, che, a dispetto delle previsioni della critica locale, ha molto successo in Birmania. Ma le sue canzoni iniziano subito ad essere sospette al regime militare che con la sua dittatura regna indisturbato nel Paese. Mentre la sua fama cresce nel paese birmano, Zayar Thaw inizia ad affiancare alla sua musica e ai suoi concerti anche l'impegno sociale, come quello per gli orfani positivi all'AIDS dell'orfanotrofio di Zarganar, un attore locale che s'è dato a questa causa; per quegli orfani il cantante hip hop birmano raccoglie soldi in un concerto e ad essi dedica parte del suo tempo per l'insegnamento dell'inglese. Nel 2007 fonda, insieme ad altri giovani, Generation Wave, un movimento giovanile di protesta contro la dittatura militare birmana, che organizza campagne anti-governative per promuovere la libertà e un cambio di governo nel Paese. Nel giro di due anni, Zayar Thaw e altre decine di giovani appartenenti a Generation Wave vengono arrestati e incarcerati. Nel maggio dell'anno scorso Zayar Thaw, dopo aver scontato 3 anni e mezzo dei 5 a cui era stato condannato, viene liberato, a seguito anche delle piccole, timide, parziali aperture del regime a una maggiore libertà di espressione. Tuttavia gli viene ancora impedito di partecipare a un concerto a Rangoon e la sua libertà di espressione è ancora fortemente limitata. A dicembre 2011 fa parte della delegazione in rappresentanza della società civile birmana che incontra il Segretario di Stato americano Hillary Clinton, e nel gennaio 2012 decide di candidarsi per le elezioni politiche nella lista della Lega Nazionale per la Democrazia, quella fondata da Aung San Suu Kyi. Ma quali sono le canzoni di Zayar Thaw? Questa, per esempio, è la canzone scritta per il 66° compleanno di Aung San Suu Kyi.

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